Menopausologia: una risposta multidisciplinare, non soltanto ginecologica,

per indicare alla donna in Menopausa come vivere in maniera positiva questa delicata fase della sua vita.

Terapia ormonale e Rischio Oncologico

La Terapia Ormonale Sostitutiva (TOS/HRT) è senza dubbio la terapia più efficace per il trattamento della sintomatologia da carenza estrogenica e per la prevenzione dei rischi che questa comporta ma un suo uso improprio e prolungato non è scevro da pericoli.

Tumore mammario

TOS

L’incidenza del tumore mammario nella fascia di età compresa tra i 50 e 70 anni è di 45 casi per 1.000 nella popolazione non trattata e 51 in quella trattata per 10 anni (6 casi aggiuntivi di tumore mammario).

Il Rischio è nettamente minore per ET (Terapia con solo estrogeni) che per EPT (Terapia estro-progestinica) ma l'associazione di progesterone micronizzato non ha evidenziato alcun incremento del rischio.

Attualmente nelle pazienti isterectomizzate l’utilizzo di una terapia con soli estrogeni comporta un rischio nullo o estremamente contenuto.

SERM - Raloxifene e Tamoxifene: riducono l’incidenza del tumore rispetto a donne trattate con placebo.

Tibolone: Il tibolone è un composto sintetico con un’attività simile a quella del progesterone e debole attività simil-estrogenica, ma non sono attualmente disponibili studi epidemiologici sull’effetto di questa molecola sul rischio di carcinoma mammario.

Fitoestrogeni: gli studi concludono per un discreto effetto dei derivati della soia sulla sintomatologia climaterica ma vanno usati con prudenza soprattutto nelle pazienti a rischio oncologico. In Italia, tali preparati sono considerati integratori alimentari e di conseguenza i controlli richiesti per la loro commercializzazione sono meno accurati e rigorosi rispetto a quelli richiesti per la commercializzazione dei farmaci tradizionali.

Sebbene l’aumento assoluto del rischio di sviluppare un tumore al seno sia modesto (circa 8/10.000 anni-donna/anno), esiste però nelle donne trattate il rischio assoluto che la terapia riduca l’efficacia di una mammografia (10%) o di una biopsia (4%). Sono quindi necessarie altre modalità di diagnosi quali l’ecografia o la RM (Risonanza Magnetica) per prevenire il ritardo nella diagnosi di tumore al seno osservato durante la TOS.

Tumore dell’Endometrio (corpo dell’utero)

La somministrazione di soli estrogeni ne determina un significativo aumento mentre l’associazione Estrogeni/Progesterone (EPT) riduce tanto il rischio di iperplasia che di tumore endometriale.

Tumore del Colon-retto

La TOS/HRT e ET orale ne riducono il rischio a partire dal III° anno di terapia

Tumore Ovarico

La terapia con soli estrogeni (ET) continuata per 10 anni provoca un modesto aumento del rischio

Tumore Tiroide – Meningioma – Melanoma – Tumore polmonare

Gli studi recenti non evidenziano alcuna correlazione tra TOS/HRT e aumentato rischio per questi tumori. Addirittura la TOS/ HRT potrebbe ridurre il rischio nelle fumatrici.

ATTUALMENTE: TOS IN CLIMATERIO

Dose minima efficace per un periodo di tempo breve.

  1. deve essere personalizzata
  2. è attualmente raccomandata alla più piccola dose utile (formulazioni a basso dosaggio mantengono l’efficacia della terapia e riducono al minimo i rischi) e per il più breve tempo possibile (non oltre i 5 anni). Un trattamento breve (anche alcuni mesi possono essere sufficienti) comporta più benefici che rischi e, in assenza di controindicazioni, non c’è motivo per rinunciarvi
  3. è sconsigliata nelle donne sane senza sintomi
  4. non rappresentata la terapia di prima scelta per la prevenzione dell’osteoporosi e delle malattie cardiovascolari nelle donne con più di 50 anni e a rischio, ma è un’opzione per quelle che non rispondono o presentano controindicazioni o intolleranze ad altre terapie.