Menopausologia: una risposta multidisciplinare, non soltanto ginecologica,

per indicare alla donna in Menopausa come vivere in maniera positiva questa delicata fase della sua vita.

Menopausa e Rischio Osteoporosi

L’Osteoporosi è una malattia sistemica dello scheletro caratterizzata da una riduzione delle massa ossea (alterazioni quantitative) e dal deterioramento della microarchitettura (alterazioni qualitative). Questi due elementi determinano un aumento della fragilità e quindi un maggior rischio di frattura.

Cenni di fisiopatologia

Il tessuto osseo è una struttura dinamica in continuo rimaneggiamento (rimodellamento), attraverso processi di formazione di nuovo tessuto e di riassorbimento. Contiene minerali quali Calcio e Fosforo. La regolazione dei processi di rimodellamento è sotto controllo ormonale (paratormone - prodotto e immesso nel sangue dalle ghiandole paratiroidi, situate ai lati della tiroide - estrogeni – testosterone - ormoni tiroidei - cortisone - insulina - ormone della crescita GH) oltre alla vitamina D e alla calcitonina.

Nelle donne giovani adulte le quantità di tessuto osseo riassorbito e formato si equivalgono, mentre nelle donne in Postmenopausa, (la carenza di estrogeni provoca una accelerazione della perdita di massa ossea - la maggior parte viene perduta nei primi 4-8 anni dopo la menopausa), la quantità di nuovo tessuto osseo è inferiore a quella distrutta. Inoltre, alla riduzione di massa ossea si accompagna a un'anomala mineralizzazione del tessuto osseo superstite (anomalie del processo attraverso il quale Calcio e Fosforo si depositano all'interno del tessuto osseo dovute anch’esse alla carenza estrogenica). Tutto questo comporta un deterioramento della microarchitettura con conseguente aumento della fragilità e, quindi, aumento del rischio di fratture in seguito a traumi anche di minima entità.

L’Osteoporosi quindi va affrontata sia con misure preventive (impedire o rallentare lo sviluppo) sia con trattamenti specifici (soggetti ad alto rischio, soggetti già osteoporotici, con o senza fratture preesistenti, ad elevato rischio di prima o ulteriore frattura).

Candidate alla prevenzione
Misure non farmacologiche (alimentazione, attività fisica, stile di vita): tutte le donne
Misure farmacologiche: donne con riduzione della densità ossea compatibile con Osteopenia (T-Score tra 1 e 2,5)

Candidate al trattamento
Donne con precedenti fratture da fragilità
Donne con riduzione della densità ossea compatibile con Osteoporosi (T-score < -2,5)

Per definire meglio la malattia e il relativo rischio di frattura l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha indicato per il sesso femminile una classificazione (o un punteggio) definito T-Score, dei valori di massa ossea ottenuti mediante l’esecuzione della Densitometria (DXA – Dual X Ray Absorptiometry - densitometria a doppio raggio X).


DIAGNOSI

T-SCORE

Normale

>= -1

Osteopenia

tra -1 e -2,5

Osteporosi potenziale

<= -2,5

Osteoporosi

<= -2,5 e presenza di fratture

La DXA viene consigliata su base individuale, in considerazione dell’età e di specifici fattori di rischio.

Come presidi non farmacologici si consigliano:

  1. adeguato introito alimentare di Calcio
  2. adeguato introito alimentare di Vitamina D
  3. evitare diete iperproteiche e molto rigide
  4. attuare integrazione di Calcio nelle diete macrobiotiche e vegetariane
  5. evitare l’uso eccessivo di sale
  6. mantenere un ICM/BMI non <19
  7. adeguato stile di vita
  8. ridurre il rischio di caduta

Il trattamento farmacologico si avvale di: supplemento di Calcio e Vitamina D – Bifosfonati - Calcitonina, ipriflavone, flururi, diuretici tiazidici, calcitriolo, teriparatide - TOS/HRT – SERM – Tibolone - Fitoestrogeni

La TOS/HRT è in grado di prevenire e di trattare efficacemente le complicanze dell’Osteoporosi. La prevenzione con TOS/HRT, in particolare, deve tener conto del rapporto rischio/beneficio, stabilito su base individuale, utilizzando schemi terapeuti capaci di riduirre o eliminare i possibili rischi ed effetti collaterali.